In un video di qualche giorno fa ho detto che avevo smesso di fare tutorial. Ora esce questo articolo il cui titolo sembra quello di un tutorial, ma in realtà è qualcosa di diverso… Non ho cambiato idea e non mi sono rimangiato la parola. Questo articolo infatti non l’ho scritto io, ma ChatGPT.
Gli ho chiesto, infatti, di sintetizzare in un articolo di blog ciò che abbiamo fatto insieme in una giornata di lavoro, sviluppando un piano editoriale per Isoladimezzo.
È chiaro a tutti ormai che padroneggiare un’Intelligenza Artificiale sia una delle competenze più importanti per chi si occupa di Digital Marketing.
Motivo per cui sia Io che Sara passiamo moto tempo su ChatGPT, Gemini e altre AI più specialistiche.
In questo caso mi sono fatto aiutare da ChatGPT per elaborare il piano editoriale di Isoladimezzo, limitatamente al periodo di transizione tra la stagione estiva, che sta quasi per finire, e la stagione invernale.
Tra settembre e ottobre infatti molti nostri clienti solitamente tirano i remi in barca, tralasciando un bel po’ di attività che invece sarebbero molto utili per la stagione successiva.
Ma noi glielo ricorderemo e così ho “incaricato” chatGPT di studiare un piano editoriale di massima che poi dovremo rifinire e trasformare in un vero e proprio calendario per le pubblicazioni sul questo blog e sui nostri social.
All’improvviso, il genio
Una volta finito mi sono detto: nel piano editoriale ho anche la lista dei contenuti settimana per settimana, ma questo che abbiamo fatto oggi è già un caso studio, perché non usare questo materiale interessantissimo per il nostro pubblico?
E quindi: perché non lo faccio scrivere direttamente a ChatGPT?
Detto fatto! Questo è il prompt che ho usato:
“vorrei che tu usassi questa chat per creare un articolo di blog, un tutorial su come usare ChatGPT per elaborare un piano editoriale.
Dovrebbe avereuna lunghezza di circa 1500/2000 parole ed essere il più possibile pratico, attingendo a questa chat per gli esempi che andranno virgolettati.
Deve essere completo nella struttura di titoli H1, H2 e H3 e avere alla fine una call to action per la consulenza di web copywriting”
E così ChatGPT si è messo a scrivere e questo nel riquadro grigio è esattamente ciò che ChatGPT ha scritto.
Non ho cambiato una virgola dell’output, ma ho segnato alcune cose che discuterò nelle conclusioni.
NOTA:
Nelle citazioni che vedrete, ChatGPT cita se stesso.
Fa un effetto un po’ strano, perché tutto quello che scrive è autoreferenziale. Sostanzialmente scrive come se fosse tutto farina del suo sacco e non invece basato su dei prompt che gli ho dato Io. Affascinanante.
Ecco un articolo completo che potrai utilizzare per il tuo blog, un tutorial dettagliato su come usare ChatGPT per elaborare un piano editoriale, arricchito da esempi pratici tratti direttamente dalla nostra conversazione.
Come usare ChatGPT per creare un piano editoriale: Guida pratica
Il piano editoriale è una componente fondamentale per gestire in modo strategico la comunicazione di un’azienda o di un progetto. Che tu debba pianificare contenuti per il blog, i social media o entrambi, avere un piano strutturato è essenziale per ottenere visibilità, engagement e risultati concreti. Ma come si può creare un piano editoriale in modo rapido ed efficace?
In questa guida, scoprirai come utilizzare ChatGPT per elaborare un piano editoriale dettagliato e pratico, risparmiando tempo e ottimizzando le risorse.
Perché utilizzare ChatGPT per un piano editoriale?
ChatGPT è uno strumento potente e versatile, che ti permette di avere accesso a un “assistente virtuale” in grado di creare, strutturare e pianificare contenuti. Utilizzando ChatGPT, puoi ottenere:
- Velocità di esecuzione: risposte rapide per generare idee e sviluppare una strategia.
- Flessibilità: capacità di adattarsi a diversi settori e stili di comunicazione.
- Supporto nella creatività: suggerimenti che spaziano da argomenti tecnici a idee pratiche.
Vediamo passo per passo come usare ChatGPT per costruire un piano editoriale di successo.
Step 1: Definire l’obiettivo del piano editoriale
Il primo passo per creare un piano editoriale con ChatGPT è chiarire l’obiettivo. Vuoi migliorare la brand awareness? Generare lead? Educare il pubblico su un argomento specifico? Una chiara definizione degli obiettivi è fondamentale.
Esempio pratico:
Nella nostra conversazione, l’obiettivo era creare un piano editoriale che aiutasse a creare awareness e generare lead per una web agency specializzata in turismo in Sardegna. Ecco come ho risposto:
“L’obiettivo è creare awareness e generare lead per il tuo studio associato, puntando sul target specifico di attività del settore turistico in Sardegna, specialmente a Olbia e nella Gallura.”
Definire fin da subito gli obiettivi guida la successiva creazione del contenuto.
Step 2: Scelta del canale (Blog, Social Media o entrambi)
Una delle prime decisioni che devi prendere è se creare un piano editoriale per un blog, per i social media o entrambi. Ogni piattaforma ha esigenze diverse in termini di contenuto, formato e frequenza di pubblicazione. ChatGPT può aiutarti a prendere questa decisione in base ai tuoi obiettivi.
Esempio pratico:
Nel nostro caso, abbiamo scelto di separare i piani editoriali per il blog e per i social media. Questo ha permesso di creare due strategie distinte, con adattamenti specifici per ogni piattaforma:
“È meglio separare il piano editoriale in due piani specifici per blog e social media, in modo da adattare meglio il contenuto al contesto e alle dinamiche di ogni piattaforma.”
Questo passaggio permette di definire il tipo di contenuto più appropriato per ogni canale.
Step 3: Impostare la strategia di contenuto
Una volta stabilito l’obiettivo e il canale, è il momento di pianificare la strategia di contenuto. Con ChatGPT puoi definire il tipo di post da pubblicare, la frequenza, il tono di voce e il mix tra contenuti educativi, promozionali e ispirazionali.
Esempio pratico:
Per Instagram, abbiamo scelto una combinazione di caroselli, reel e storie, alternando contenuti educativi e promozionali. Ecco come è stata impostata la strategia per il mese di settembre e ottobre:
“I contenuti saranno prevalentemente caroselli, reel e storie, con un mix di contenuti educativi/informativi sul ruolo che i nostri servizi svolgono per migliorare il loro lavoro e promozionali. Pubblicheremo 4/5 volte a settimana.”
ChatGPT ti aiuta a definire il tono di voce, la frequenza di pubblicazione e il tipo di contenuto che risponde meglio ai tuoi obiettivi.
Step 4: Strutturare il calendario editoriale
Con un’idea chiara della strategia di contenuto, puoi utilizzare ChatGPT per creare un vero e proprio calendario editoriale, che suddivide i contenuti nel tempo. Puoi definire quali argomenti trattare ogni settimana, alternando post educativi, promozionali e collaborazioni.
Esempio pratico:
Nella nostra conversazione, ho strutturato un piano editoriale per 6 settimane, alternando contenuti educativi e promozionali per Instagram:
“Settimana 1: Carosello educativo su ‘Perché il sito web è il tuo biglietto da visita digitale’.
Settimana 2: Reel educativo su ‘SEO per il turismo: come far trovare la tua struttura’.
Settimana 3: Carosello promozionale su ‘ADS su Meta e Google per il turismo in Sardegna’.
[…]
Settimana 7: Reel educativo su ‘I vantaggi di avere un sito web ottimizzato per il mobile’.”
Grazie a questa pianificazione, avrai una visione chiara di come si sviluppa il piano nel tempo.
Step 5: Sviluppare contenuti di qualità
Con il calendario editoriale impostato, ChatGPT può assisterti nella creazione di contenuti. Che tu stia scrivendo un articolo di blog, un post sui social media o un case study, puoi ottenere suggerimenti su come strutturare il contenuto, quali argomenti trattare e persino come ottimizzarlo per la SEO.
Esempio pratico:
Ecco un estratto del piano editoriale per il blog, in cui ho creato un calendario per articoli tecnici e pratici sul marketing turistico:
“Settimana 1 (settembre): ‘Retention turistica: Come mantenere il contatto con i clienti dopo la stagione estiva’.
Settimana 2 (settembre): ‘Come ottimizzare i sistemi di prenotazione online per la stagione 2024’.
Settimana 3 (ottobre): ‘SEO per le attività turistiche: strategie locali per posizionarsi su Google Maps’.
Settimana 4 (ottobre): ‘Social media per il turismo: strategie vincenti per l’autunno e inverno’.
[…]”
Questa struttura ti permette di fornire ai lettori contenuti di valore, pianificati in anticipo e mirati a soddisfare i loro interessi.
Step 6: Ottimizzare il contenuto per la SEO
Un piano editoriale efficace deve essere ottimizzato per la SEO. ChatGPT può suggerire parole chiave da includere nei tuoi articoli, aiutarti a creare titoli accattivanti e strutture che migliorino il posizionamento sui motori di ricerca.
Esempio pratico:
Durante la pianificazione del piano editoriale per il blog, abbiamo integrato una strategia SEO:
“Ogni articolo sarà ottimizzato con parole chiave come ‘SEO per turismo’, ‘gestione social media Sardegna’, ‘prenotazioni online hotel Sardegna’, che attirano il traffico verso i servizi offerti.”
L’ottimizzazione SEO è fondamentale per aumentare la visibilità del tuo contenuto e attirare traffico organico.
Step 7: Monitorare e adattare il piano
Un aspetto cruciale di un buon piano editoriale è la capacità di adattarlo nel tempo. Puoi utilizzare ChatGPT per suggerire modifiche al piano editoriale in base ai risultati ottenuti (es. aumento del traffico, engagement sui social) e proporre nuovi argomenti da trattare.
Conclusione: Usa ChatGPT per un piano editoriale vincente
ChatGPT si rivela uno strumento versatile per la creazione di un piano editoriale ben strutturato. Dalla definizione degli obiettivi alla creazione di contenuti SEO-friendly, passando per l’ottimizzazione del calendario editoriale, ChatGPT ti supporta in ogni fase del processo.
Call to Action
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Questo articolo fornisce una panoramica completa su come utilizzare ChatGPT per creare un piano editoriale e può essere facilmente adattato e arricchito con ulteriori esempi o dettagli.
Conclusione
L’evoluzione di queste tecnologie è stupefacente e permette di svolgere un lavoro davvero accurato, noterete però che ChatGPT ha omesso tutti i prompt che gli ho dato, compreso quello iniziale in cui gli chiedevo di elaborare un piano editoriale.
Non gli ho chiesto di farlo, ha omesso questi elementi spontaneamente, di sua iniziativa.
Anche il tone of voice non lo avevo impostato. Noterete che oltre ad essere autoreferenziale è anche piuttosto assertivo, un tratto che ha sviluppato senza che io gli chiedessi di assumere un tono specifico.
Per il resto spero che questo piccolo saggio di cosa può fare ChatGPT in questo ambito vi sia stato utile.
Resta inteso che il cuore di tutto questo lavoro sono i prompt che devono essere ben scritti e che il lavoro si svolge come una conversazione con la macchina, per cui è importante avere chiari gli obiettivi e correggere il tiro quando necessario.
Non ci dovrebbe essere bisogno di dirlo ma, creare un piano editoriale va molto oltre quello che può fare ChatGPT ed è una competenza mia, che gli ho dato i prompt.
E per concludere, se avete commenti mi farà piacere leggerli qui sotto e citando la CTA che è stata elaborata dall’Intelligenza Artificiale:
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